Dal conflitto all'incontro: educare a rapporti interpersonali non violenti

Nei confini viviamo quotidianamente.

E solo partendo dai nostri confini possiamo tessere nuove trame per incontrarci,

abbandonando il nostro punto di vista per abitare temporaneamente quello dell’altro.

 

Priorità per la formazione: g)  iniziative connesse alla diffusione dell’educazione alla sostenibilità ed alla cittadinanza globale.

Uno dei problemi più urgenti della nostra società complessa è imparare a vivere insieme, considerando le differenze come un’opportunità di crescita per tutti, sviluppando competenze sociali ed emotive indispensabili per promuovere una cittadinanza attiva. Di fatto, l’incontro tra pari nella scuola ci pone inevitabilmente di fronte a situazioni relazionali ricche, ma talvolta difficili da gestire.

 

I conflitti fanno parte delle nostre esperienze quotidiane, ma si preferisce spesso evitarli, non parlandone o parlandone troppo poco. Tuttavia imparare a "so-stare nel conflitto" potrebbe offrire importanti strumenti di crescita e di sviluppo, facilitando un pensiero divergente e la capacità di costruire accordi.

 

Con un approccio esperienziale e strategico verranno progressivamente affrontate alcune tematiche:

  • ragioni e regioni di situazioni conflittuali
  • dinamiche nel conflitto
  • riconoscere e gestire le emozioni durante un conflitto
  • oltre le "tentate soluzioni" per ricostruire territori di incontro: alcune tecniche di negoziazione
  • allenarsi a cambiare punto di vista
  • giochi cooperativi per facilitare capacità di problem solving e di mediazione

ll percorso formativo è rivolto a docenti ed educatori.

Si prevedono attività specifiche in riferimento alle diverse fasce d'età degli studenti e pertanto la formazione è distinta per docenti della scuola primaria, secondaria di primo grado o di secondo grado.

 

Si consigliano un minimo di 10 ore di formazione.